Partiamo dai numeri, iscritti regolamentari 40, partecipanti 32 (18 maschi e 14 femmine).
La sala della mole che ci ha ospitato era bellissima!! (grazie Assessore Marasca), uno spazio in una cornice storico/architettonica che difficilmente riusciremo a replicare altrove.
In poco più di un’ ora tutti i ragazzi hanno completato l’esercizio proposto dal Mentor Riccardo, coadiuvato dal Mentor Gianluca (grazie avete fatto un’ottimo lavoro), programmando da zero il proprio gioco. Certamente la grafica non era da videogame professionale, Scratch sembra un linguaggio-giocattolo (ma potente quanto qualsiasi altro), ma il punto del CoderDojo è far crescere cervelli adatti a questo secolo, talenti che un giorno li possano creare.
Imparare a programmare è imparare a ragionare. In questo ordine. Al Dojo, bambini che non saprebbero ovviamente svolgere un sillogismo elementare affrontano la costruzione di regole ed eccezioni, di casi e sotto casi, con una naturalezza che farebbe commuovere più di un insegnante (grazie alle nostre Laura, Lucia, Marina che hanno tenuto alta la bandiera delle insegnanti del XXI secolo!). Come ci siamo detti al Dojo, solo chi lo traduce in un programma può dire di avere davvero compreso un problema. E sono sicuro che i nostri ragazzi se ne ricorderanno. Come padre anche di una femmina, poi, sono particolarmente felice di aver visto così tante ragazze, alcune già oltre la soglia della separazione culturale fra “cose da maschi” e “cose da femmine”. Un complimento speciale ai loro genitori.
Cosa abbiamo imparato
Da informatico, posso dire che in un pomeriggio abbiamo imparato alcune lezioni molto importanti, di quelle che di solito non entrano nei curriculum di studio.
- Puoi sempre contare che un pezzo di tecnologia ti lasci a piedi …..è successo a me quando ho tentato durante la presentazione iniziale di far partire con windows 10 il messaggio di Obama su youtube, salvato in corner da Riccardo con il suo PC con un sano Windows 7 (o forse XP ?) ed è successo a Gianluca con la sua squadra di robot che hanno entusiasmato tutti (bimbi, genitori ed anche noi Mentori!)
- Ci aspettavamo che il WiFi ci desse problemi ed invece il router WiFi LTE ha retto perfettamente 32 connessioni macinando oltre 5 GB di traffico (grazie Tommaso!)
- Programmare è soprattutto divertente (prova ne sia che al momento della merenda nessuno si è mosso, e qualche ninja ha mangiato alla tastiera, come i veri programmatori 🙂 …. Solo dopo molte insistenze, sono usciti tutti nel piazzale della Mole, accolti da un inaspettato sole con ben 25 gradi! dove il Mentor Paolo li ha intervistati e fotografati a piu’ non posso…(grazie Paolo)
- I genitori non sono sempre tagliati fuori (qualche titubante padre anche senza esperienza, ha dato una mano alla figliolanza)
- I ragazzi sanno andare oltre, occorre insegnargli a non limitarsi. Non solo tutti hanno completato il loro videogame con i personaggi che preferivano, andando a sceglierseli da soli. Alcuni hanno anche introdotto delle varianti, seguiti dall’occhio vigile dei preparatissimi Mentor Federico e Luca (oltre che dalle ns. brave maestre)
- I bambini sanno stare in silenzio, basta interessarli. Abbiamo capito che tutto stava cominciando a funzionare quando in una saletta con una trentina di bambini il rumore è crollato ai livelli di un qualsiasi open-space aziendale.
- Le T-shirt che abbiamo regalato ai bambini sono state molto apprezzate (grazie Laura per i pomeriggi passati a scegliere loghi e colori)
- Il sistema del Check in con smartphone di Eventbrite funziona davvero bene e ci ha fatto fare un figurone
E adesso?
E adesso prepariamo il prossimo incontro che sarà ospitato presso l’Informagiovani di piazza Roma grazie alla disponibilità di Francesco Vernelli (tra l’altro i posti sono già esauriti e chi è interessato deve mettersi in lista d’attesa). Il CoderDojo si terrà una volta al mese e, raccogliendo il feedback dei genitori, stiamo cercando di capire se abbiamo le risorse (umane) per farne due al mese. Se volete partecipare ai prossimi CoderDojo, continuate a seguire le news o la pagina Facebook. Se avete domande da farci, non tenetevele dentro.
Un ringraziamento davvero speciale va a Caterina Moscetti (CoderDojo Sigillo) per gli innumerevoli consigli ed ai Mentori Luca e Barbara in rappresentanza di CoderDojo Italia che ci hanno tenuto a battesimo.
Be Cool! Cesare (Champion)
Qui sotto il gruppo immortalato a fare la “pinna di squalo”, ottimo metodo per far staccare le mani dalla tastiera ai ragazzi